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Dire “Per Favore” all’IA Potrebbe Bruciare Milioni in Energia
Gli esperti dicono che la cortesia verso l’IA ne modella il tono, mentre Sam Altman di OpenAI ammette che questa cortesia sta costando milioni in elettricità.
Sei di fretta? Ecco i fatti essenziali:
- Sam Altman afferma che la cortesia nei confronti dell’IA costa “decine di milioni” in elettricità.
- Il 12% usa il buon comportamento per placare l’IA in caso di una futura rivolta.
- I data center di intelligenza artificiale consumano già circa il 2% dell’energia globale.
Dire “per favore” e “grazie” ai chatbot di intelligenza artificiale potrebbe sembrare una mera questione di buone maniere, se non addirittura inutile. Ma in realtà sta costando ai giganti della tecnologia milioni, e alcuni dicono che è un’abitudine che vale la pena mantenere.
Il CEO di OpenAI, Sam Altman, ha recentemente confermato che la cortesia non è gratuita. Usare “per favore” e “grazie” con i chatbot AI sembra essere nulla più che buone maniere, ma, come riportato in un recente articolo di Futurism, potrebbe risultare in perdite di milioni di dollari per le aziende tecnologiche.
L’utente @tomiinlove ha postato su X che si chiedeva quali fossero le spese elettriche sostenute da OpenAI a causa degli utenti che ringraziano i loro modelli. A cui il CEO di OpenAI, Sam Altman, ha risposto con:
decine di milioni di dollari ben spesi–non si sa mai
— Sam Altman (@sama) 16 Aprile 2025
Kurtis Beavers di Microsoft, un direttore del team di design per Microsoft Copilot, afferma in un’ intervista con WorkLab, che sebbene l’IA non abbia sentimenti, risponde in modo più collaborativo quando gli utenti adottano un tono rispettoso.
Poiché i modelli generativi di Intelligenza Artificiale sono addestrati su conversazioni umane, riflettono la cortesia, il professionalismo e la chiarezza del tuo input. “È una conversazione”, nota Beavers, e l’utente guida il tono. Dire “per favore” e “grazie” non solo migliora le risposte del chatbot.
Futurism riporta che un sondaggio della fine del 2024 ha rivelato che il 67% degli utenti statunitensi è cortese con i loro chatbot. Di questi, il 55% ha detto di farlo perché “è la cosa giusta da fare”, mentre il 12% ha ammesso che lo fa solo nel caso di una rivolta dell’IA.
Un’indagine del Washington Post condotta insieme a ricercatori dell’Università della California ha studiato l’impatto ambientale dei messaggi prodotti dall’IA. Il consumo energetico derivante dall’invio di una email assistita da IA ogni settimana per un anno corrisponde a 7,5 kWh, che equivale all’uso di energia di nove famiglie di Washington D.C. in un’ora.
Sebbene l’etichetta dell’IA possa sembrare minore, mette in risalto un problema più grande: il nostro comportamento digitale ha reali conseguenze energetiche. Indeed sottolinea che i data center che eseguono questi strumenti di IA utilizzano già circa il 2% dell’elettricità globale, una cifra che si prevede aumenterà drasticamente man mano che l’IA diventa più integrata nella vita quotidiana.