Ricercatrici Testano Come Memorizzare Dati Su Un Uccello

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Ricercatrici Testano Come Memorizzare Dati Su Un Uccello

Tempo di lettura: 3 Min.

In un bizzarro nuovo esperimento, un ricercatore ha scoperto che gli uccelli possono memorizzare e riprodurre dati complessi, comprese le immagini, utilizzando solo il suono.

Di fretta? Ecco i fatti essenziali:

  • Lo storno europeo imita i suoni ultrasonici per codificare dati di immagini complesse.
  • I ricercatori hanno utilizzato un sintetizzatore di spettrogrammi per convertire le immagini in suoni.
  • Lo storno ha replicato schemi sonori semplificati nella stessa gamma di frequenza.

Il YouTuber Ben Jordan, che ha condotto questo esperimento, lo ha fatto osservando uno storno europeo soprannominato “La Bocca”, noto per la sua notevole capacità di imitare suoni con un’altissima precisione ultrasonica.

Ben spiega nel suo video di aver ottenuto questo risultato convertendo un semplice disegno di un uccello in una serie di toni ad alta frequenza utilizzando uno strumento speciale chiamato sintetizzatore di spettrogrammi.

“Ho disegnato una foto di un uccello in un sintetizzatore spettrale e ho messo il suono sul mio telefono per farlo ascoltare allo Storno, con la speranza che gli piacesse abbastanza il suono da aggiungerlo al suo vocabolario, il che lo avrebbe reso effettivamente capace di memorizzare e trasmettere dati di immagini.” ha spiegato Ben.

Gli ricercatori miravano a determinare se l’uccello potesse imparare e riprodurre il suono, essenzialmente codificando l’immagine come suoni vocali.

I risultati sono stati positivi. Quando hanno ascoltato registrazioni ultrasoniche, hanno scoperto che lo storno aveva copiato una versione semplificata del modello sonoro.

“Questo piccolo uccellino ha imparato e riprodotto con successo il suono nella stessa esatta gamma di frequenza in cui lo ha sentito, trasferendo efficacemente circa 176 kilobyte di informazioni non compresse.” ha detto Ben. Sebbene non perfetto, ciò ha dimostrato che gli uccelli potrebbero immagazzinare e condividere dati attraverso i loro canti.

Ben spiega che la chiave della scoperta era un attrezzatura audio speciale in grado di catturare suoni troppo alti per l’udito umano, tra cui microfoni ultrasonici a 192kHz, software per rallentare i suoni senza perdere qualità, e analisi spettrogrammi per visualizzare il canto dell’uccello.

Ben ha anche osservato, “Ipoteticamente, se questo fosse un protocollo di trasferimento di file audio che utilizza un rapporto di compressione dati di 10:1, stiamo parlando di quasi 2 megabyte di informazioni al secondo”

Per coloro che sono interessati a provare esperimenti simili, Ben consiglia strumenti accessibili come il registratore ultrasonico AudioMoth, Raspberry Pi con il software BirdNET-Pi, e l’app gratuita Merlin sviluppata dal Cornell Lab.

Ben lo ha riassunto così: “Il fatto che tu possa installare un altoparlante nel tuo giardino e teoricamente conservare qualsiasi quantità di dati nei passerotti è pazzesco.”

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