Il Commissario per la Privacy del Canada Sollecita il Diritto Digitale di ‘Essere Dimenticato’

Il Commissario per la Privacy del Canada Sollecita il Diritto Digitale di ‘Essere Dimenticato’

Tempo di lettura: 3 Min.

Il Commissario per la Privacy del Canada afferma che le persone hanno il diritto, in alcuni casi, di far rimuovere le informazioni personali dai risultati di ricerca online, tuttavia Google si rifiuta di adeguarsi.

Hai fretta? Ecco i fatti essenziali:

  • Il caso riguarda un’accusa penale caduta che appare ancora nei risultati di ricerca di Google.
  • Il commissario ha stabilito che Google ha violato la legge sulla privacy del Canada, PIPEDA, rifiutando la cancellazione dalla lista.
  • Google sostiene che la cancellazione dalla lista dovrebbe essere bilanciata con la libertà di espressione e i diritti all’informazione.

Il caso ruota attorno a un individuo che ha affrontato un’accusa penale, che poi è stata archiviata. Nonostante ciò, gli articoli relativi alle sue accuse continuano a comparire ogni volta che il nome della persona viene cercato su Google.

L’individuo ha sostenuto che questo gli ha causato gravi danni, tra cui “aggressione fisica, perdita di opportunità di lavoro e grave stigma sociale”, secondo un comunicato stampa del Commissario per la Privacy pubblicato mercoledì.

Il comunicato riporta che il Commissario per la Privacy Philippe Dufresne ha condotto un’indagine sul reclamo, affermando che Google ha violato la Legge sulla Protezione delle Informazioni Personali e dei Documenti Elettronici (PIPEDA), una legge federale sulla privacy.

Il Commissario per la Privacy ha ordinato a Google di rimuovere gli articoli dai risultati di ricerca in modo che gli utenti non potessero più trovarli attraverso ricerche basate sul nome. Tuttavia, gli articoli rimarrebbero comunque online e potrebbero essere trovati in altri modi.

“Le persone hanno il diritto, secondo la legge canadese sulla privacy, di far rimuovere le informazioni su di loro dalle ricerche online per il loro nome in certe circostanze quando c’è un rischio significativo di danno che supera l’interesse pubblico a che tali informazioni rimangano accessibili attraverso una tale ricerca,” ha detto Dufresne.

Il Commissario ha sottolineato che questo diritto si applica solo in “circostanze limitate”, come ad esempio quando le informazioni sono obsolete, inesatte, riguardano minori o pongono rischi per la dignità e la sicurezza. Il suo ufficio ha notato che sta considerando “tutte le opzioni disponibili per garantire il rispetto da parte di Google della legge”.

Google, tuttavia, ha opposto resistenza. Un portavoce ha dichiarato a CBC che l’azienda sta esaminando il rapporto ma è “fortemente convinta che la considerazione di un cosiddetto ‘diritto all’oblio’ debba essere adeguatamente bilanciata con la libertà di espressione e i diritti di accesso alle informazioni dei canadesi, dei media e di altri editori, e quindi dovrebbe essere determinata e definita dalle corti”.

La battaglia su se i canadesi abbiano un diritto digitale “di essere dimenticati” è in corso da quando è stata presentata l’originale denuncia nel 2017. I tribunali hanno ripetutamente stabilito che il motore di ricerca di Google è coperto dalla legge sulla privacy, ma l’azienda continua a rifiutarsi di applicare la raccomandazione del Commissario.

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