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Google Affronta Una Denuncia Antitrust Nell’UE Per Le Panoramiche sull’IA
La società madre di Google, Alphabet, è stata colpita da un reclamo antitrust nell’Unione Europea per il suo strumento di panoramica sull’IA. Un gruppo organizzato, l’Alleanza dei Publisher Indipendenti, ha presentato il reclamo alla Commissione Europea, sostenendo che Google stia abusando della sua predominanza nella ricerca online.
Di fretta? Ecco i fatti principali:
- Alphabet è stata colpita da un reclamo antitrust nell’UE.
- L’Alliance of Independent Publishers ha presentato un reclamo contro gli AI Overviews di Google.
- Gli editori sostengono che i riassunti dell’IA possono causare danni significativi alle loro attività.
Secondo Reuters, gli editori hanno richiesto una misura provvisoria per evitare un “danno irreparabile” alle loro attività. AI Overviews – i riassunti generati dall’IA che hanno iniziato a essere distribuiti in molte regioni nell’agosto dello scorso anno -, sono ora attivi in oltre 100 paesi e hanno iniziato a mostrare pubblicità a partire da maggio.
La mossa di Google ha suscitato preoccupazioni tra gli editori. L’Alleanza degli Editori Indipendenti ha presentato il reclamo il 30 giugno.
“Il servizio di motore di ricerca principale di Google sta abusando dei contenuti web per le Panoramiche IA di Google in Google Search, che hanno causato, e continuano a causare, danni significativi agli editori, compresi gli editori di notizie, sotto forma di perdita di traffico, lettori e ricavi”, afferma il documento, come riportato da Reuters.
Gli editori sostengono che la posizione del tool AI Overviews di Google, in cima ai risultati di ricerca, utilizza contenuti sviluppati da loro e impatta negativamente sulla visibilità e sul traffico del loro contenuto originale.
“Gli editori che utilizzano Google Search non hanno la possibilità di escludere i loro materiali dall’essere ingeriti per l’addestramento del grande modello linguistico di intelligenza artificiale di Google e/o dall’essere analizzati per i riassunti, senza perdere la loro capacità di apparire nella pagina dei risultati di ricerca generale di Google”, hanno spiegato gli editori nel reclamo.
Google ha dichiarato di non essere d’accordo con le affermazioni degli editori. Il gigante della tecnologia ha affermato di inviare miliardi di clic ai siti web degli editori ogni giorno.
“Le nuove esperienze di Intelligenza Artificiale nella Ricerca permettono alle persone di fare ancora più domande, il che crea nuove opportunità per i contenuti e le aziende di essere scoperti”, ha detto un portavoce di Google a Reuters. “La realtà è che i siti possono guadagnare e perdere traffico per una varietà di motivi, tra cui la domanda stagionale, gli interessi degli utenti e gli aggiornamenti regolari dell’algoritmo di Ricerca.”
Un’altra organizzazione che include numerosi inserzionisti ed editori, il Movimento per un Web Aperto, ha anch’essa firmato il reclamo dell’Alleanza degli Editori Indipendenti.
La settimana scorsa, Cloudflare ha annunciato Pay Per Crawl, un nuovo sistema che permette agli editori di far pagare i bot AI per accedere ai loro contenuti.