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Startup Tecnologica Combatte OpenAI e Jony Ive per Presunte Idee di Intelligenza Artificiale Rubate
La battaglia legale di iyO con OpenAI e Jony Ive si è intensificata con nuove accuse secondo cui un ex dirigente avrebbe rivelato segreti commerciali a un team di design concorrente.
Sei di fretta? Ecco i fatti essenziali:
- iyO sta facendo causa a OpenAI e Jony Ive per violazione del marchio registrato.
- iyO ora accusa il suo ex dirigente Dan Sargent di aver divulgato segreti commerciali.
- Il dispositivo AI contestato mira a sostituire gli schermi con l’interazione basata sulla voce.
L’AP riferisce che una società tecnologica con sede in California, iyO Inc., ha avviato un’azione legale contro un ex dirigente, aggiungendo un nuovo colpo di scena alla continua disputa legale con OpenAI e il designer di Apple, Jony Ive. iyO Inc. aveva già presentato una causa per violazione del marchio contro OpenAI e Jony Ive per la loro startup di hardware chiamata “io.”
L’azienda accusa ora l’ex dirigente Dan Sargent di aver divulgato il design del suo prodotto non ancora rilasciato attraverso uno schizzo confidenziale, dopo la sua partenza dall’azienda e il suo incontro con il co-fondatore di “io”, Tang Yew Tan, che ha lavorato con Jony Ive per molti anni. AP nota che Sargent, che si è unito ad Apple dopo la sua partenza da iyO a dicembre, non ha rilasciato alcuna dichiarazione riguardo la causa legale.
“Non è un’azione che intraprendiamo alla leggera,” ha detto il fondatore e CEO di iyO, Jason Rugolo, come riportato da AP. “Il nostro obiettivo principale qui non è quello di prendere di mira un ex dipendente, che consideravamo un amico, ma di ritenere responsabili coloro che crediamo abbiano approfittato di lui da una posizione di potere,” ha aggiunto.
Al centro del dramma legale c’è la gara per costruire un nuovo tipo di interfaccia AI, una che non richiede schermi o assistenti vocali. Rugolo ha presentato il suo “computer audio” simile a un auricolare nel 2022 sia ai Progetti Apollo di Altman che allo studio di design di Ive, ma entrambi hanno declinato, come riportato dall’AP. Quello che Rugolo non sapeva, dice, era che la coppia aveva già iniziato a lavorare in silenzio al proprio dispositivo AI.
“Sono felice di competere sul prodotto, ma chiamarlo con lo stesso nome, quella parte è semplicemente incredibile per me”, ha detto Rugolo, come riportato dall’AP.
La scelta del nome “io” da parte di Altman di OpenAI ha ricevuto critiche da Rugolo, che lo ha definito “sciocco” e “deludente”, poiché fa riferimento all’input/output del computer, come riportato dall’AP. Il tribunale ha permesso a iyO di procedere con il suo caso, perché il giudice ha trovato prove sufficienti per andare avanti, ed è prevista un’udienza per l’autunno.