Meta elimina 10 milioni di account Facebook in una repressione dei contenuti

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Meta elimina 10 milioni di account Facebook in una repressione dei contenuti

Tempo di lettura: 2 Min.

Meta ha confermato di aver rimosso 10 milioni di profili Facebook durante la prima metà del 2025.

Sei di fretta? Ecco i fatti essenziali:

  • Meta ha eliminato oltre 10 milioni di profili Facebook fasulli in tre mesi.
  • L’azienda ha penalizzato 500.000 account in più per comportamenti ingannevoli o spam.
  • Le nuove regole prendono di mira i contenuti “non originali” ripostati senza il dovuto credito o trasformazione.

La piattaforma ha subito un’ondata di spam e contenuti non originali perché questi account impersonavano noti creatori di contenuti. L’azienda sta procedendo con misure più forti per proteggere i veri creatori di contenuti da imitazioni, interazioni false e contenuti rubati.

La rimozione su larga scala si estende oltre i profili degli impersonatori. Meta ha intrapreso azioni contro 500.000 profili che mostravano un comportamento spam. La piattaforma ha implementato tre tipi di restrizioni contro questi utenti, che includevano limitazioni alla diffusione dei contenuti, nascondimento dei commenti e restrizioni di pagamento.

Meta definisce contenuto non originale come materiale ripostato senza crediti o aggiunte significative. “Ci piace quando i creatori condividono nuovamente i contenuti, aggiungono commenti in un video reazione o partecipano a una tendenza, aggiungendo il loro tocco unico,” ha dichiarato l’azienda.

“Quello che vogliamo combattere è la ripetuta ripubblicazione di contenuti da parte di altri creatori senza permesso o miglioramenti significativi”, ha aggiunto l’azienda.

Per rendere Facebook più coinvolgente e corretto, Meta sta anche testando funzionalità come l’attribuzione dei link, che indirizza i visualizzatori alla versione originale di un video duplicato, come segnalato da Cybernews.

Man mano che gli strumenti di intelligenza artificiale rendono più facile la produzione di massa di contenuti ripetitivi, Meta si unisce ad altri giganti della tecnologia come YouTube nella lotta a quello che è stato definito “sbrodolamento AI”.

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