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Le Nazioni Discutono il Futuro delle Armi AI all’ONU
Le nazioni si sono riunite all’Assemblea Generale dell’ONU a New York lunedì per discutere il futuro delle armi autonome controllate dall’IA e le possibili regolamentazioni che ne governano l’uso. Gli esperti avvertono di un’urgenza crescente, citando sia la mancanza di un consenso internazionale che il tempo limitato.
Hai fretta? Ecco i fatti rapidi:
- Le nazioni si riuniscono all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite a New York per discutere del futuro delle armi controllate da intelligenza artificiale autonoma.
- Gli esperti sono preoccupati per la proliferazione di armi autonome non regolamentate e l’assenza di quadri normativi per questa tecnologia.
- Cina, Stati Uniti, India e Russia non sostengono la creazione di un quadro globale vincolante.
Secondo Reuters, l’IA sta già svolgendo un ruolo significativo nei conflitti attuali, in particolare in regioni come l’Ucraina e Gaza. Alcuni mesi fa, l’Ucraina ha rivelato di aver raccolto circa 2 milioni di ore di filmati di campo di battaglia per addestrare i sistemi di IA.
I quadri normativi per le tecnologie AI faticano a stare al passo. Nonostante le discussioni sulle armi autonome si svolgano presso la Convenzione sulle Certain Conventional Weapons (CCW) a Ginevra dal 2014, ad oggi non sono state stabilite regolamentazioni globali vincolanti.
Il Segretario Generale dell’ONU, António Guterres, ha fissato il 2026 come obiettivo per raggiungere un consenso internazionale su un nuovo quadro legale.
“Il tempo sta veramente scadendo per mettere in atto alcune misure di sicurezza affinché gli scenari da incubo di cui alcuni dei più noti esperti stanno mettendo in guardia non si avverino”, ha detto Alexander Kmentt, responsabile del controllo degli armamenti presso il ministero degli esteri austriaco, a Reuters.
Oltre alle armi autonome, le riunioni di questa settimana affronteranno altre questioni critiche come i diritti umani e le preoccupazioni etiche, e il coinvolgimento di attori non statali. Mentre la maggior parte dei paesi sostiene la creazione di un quadro globale vincolante, altri – come la Cina, gli Stati Uniti, l’India e la Russia – favoriscono l’affidamento alle leggi internazionali esistenti o alle linee guida nazionali.
Molteplici organizzazioni, tra cui Human Rights Watch, hanno espresso preoccupazione per la proliferazione di armi autonome non regolamentate in varie regioni. Il Future of Life Institute ha identificato circa 200 sistemi di armi autonome in uso in luoghi come l’Africa, il Medio Oriente e l’Ucraina.
“Non ci fidiamo generalmente delle industrie che si autoregolamentano… Non c’è motivo per cui le aziende di difesa o di tecnologia dovrebbero essere più degne di fiducia,” ha detto la campagna Laura Nolan di Stop Killer Robots a Reuters.
L’uso dell’IA e dei sistemi autonomi per sviluppare armi sta guadagnando spazio nell’industria tecnologica. Google ha revocato il suo divieto sull’uso dell’IA per le armi qualche mese fa, i ricercatori cinesi hanno iniziato ad utilizzare il modello Llama di Meta per applicazioni militari, e la startup Theseus ha recentemente raccolto $4.3 milioni per sviluppare droni autonomi.