Le autrici sollecitano gli editori a vietare i libri scritti da intelligenza artificiale

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Le autrici sollecitano gli editori a vietare i libri scritti da intelligenza artificiale

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Diversi autori hanno scritto una corrispondenza aperta influente ai principali editori statunitensi, che richiede la loro opposizione pubblica all’IA nella creazione di libri.

Hai fretta? Ecco i fatti essenziali:

  • La lettera accusa l’IA di rubare agli scrittori umani.
  • Gli scrittori desiderano contratti che vietino il contenuto generato dall’IA.
  • Anche gli editori e i narratori temono la perdita del lavoro a causa dell’IA.

La lettera è indirizzata a Penguin Random House, HarperCollins, Simon & Schuster, Macmillan e altri grandi editori per metterli in guardia su un futuro in cui i libri saranno prodotti da intelligenze artificiali invece che da esseri umani.

“Al livello più semplice, il nostro lavoro come artisti consiste nel rispondere all’esperienza umana”, scrivono le autrici. Ma temono che questa esperienza stia venendo sostituita da contenuti generati dall’IA che imitano la creatività umana senza comprenderla veramente.

“Sanguinare, o soffrire la fame, o amare […] solo un essere umano può parlare e comprendere un altro essere umano”, ha sottolineato la lettera.

Le autrici accusano anche le aziende di intelligenza artificiale di utilizzare il loro lavoro senza permesso per addestrare i modelli di AI. “Preso senza il nostro consenso, senza pagamento, senza nemmeno la cortesia di un riconoscimento,” scrivono.

La preoccupazione si estende oltre gli scrittori agli editor, ai correttori di bozze e ai narratori, i cui lavori sono anch’essi minacciati mentre gli editori esplorano i sostituti di AI.

Le autrici riconoscono che l’AI ha applicazioni pratiche, ma respingono il suo utilizzo per sostituire i professionisti creativi. “La scrittura che l’AI produce sembra economica perché lo è. Sembra semplice perché è semplice da produrre.”

La lettera si conclude con un appello diretto agli editori: “Vogliamo che i nostri editori stiano con noi. Che si impegnino a non pubblicare mai libri creati da macchine.”

Gli scrittori richiedono promesse specifiche da parte degli editori per evitare la pubblicazione di libri generati da intelligenza artificiale, per astenersi dall’utilizzo dell’IA per sostituire i membri dello staff, e per mantenere voci umane negli audiolibri. Sottolineano anche la necessità di salvaguardare la professione di scrittore per le generazioni future. “Attendiamo la vostra risposta,” concludono gli autori.

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