Il Tuo Corpo Distorce il Wi-Fi, Ecco Come i Hacker Possono Rintracciarti

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Il Tuo Corpo Distorce il Wi-Fi, Ecco Come i Hacker Possono Rintracciarti

Tempo di lettura: 2 Min.

Gli scienziati dell’Università La Sapienza di Roma hanno sviluppato un nuovo sistema per rilevare le persone attraverso i segnali Wi-Fi, senza la necessità di telecamere o telefoni.

Sei di fretta? Ecco i fatti essenziali:

  • Funziona anche se la persona non porta con sé nessun dispositivo o telefono.
  • I modelli basati su transformer hanno raggiunto fino al 95,5% di precisione sul dataset NTU-Fi.
  • Il tracciamento basato su Wi-Fi funziona attraverso i muri e in condizioni di scarsa illuminazione.

Il sistema, chiamato WhoFi, cattura come il corpo di una persona distorce i segnali Wi-Fi e trasforma quel modello in una firma biometrica unica.

“L’osservazione fondamentale è che, quando un segnale Wi-Fi si propaga in un ambiente, la sua forma d’onda viene alterata dalla presenza e dalle caratteristiche fisiche degli oggetti e delle persone lungo il suo percorso”, spiegano le autrici a The Register.

Le variazioni registrate si manifestano nelle Informazioni sullo Stato del Canale (CSI), che contengono dettagliate informazioni biometriche, come l’effetto che ossa e organi hanno sui percorsi del segnale.

Nel loro articolo di ricerca, il team spiega come hanno addestrato una rete neurale profonda per riconoscere queste distorsioni specifiche del corpo. Utilizzando un codificatore basato su Transformer, il sistema WhoFi ha raggiunto fino al 95,5% di precisione su un dataset pubblico.

The Register sottolinea che questo rappresenta un notevole miglioramento rispetto ai metodi precedenti come l’EyeFi del 2020, che raggiungeva circa il 75% di precisione.

In contrasto con la tradizionale sorveglianza basata su video, che può incontrare difficoltà in condizioni di scarsa illuminazione o con viste ostruite, l’identificazione basata su Wi-Fi non è influenzata dall’oscurità e può persino vedere attraverso i muri. Gli ricercatori affermano che questo la rende più affidabile e potenzialmente più rispettosa della privacy, poiché non cattura le immagini.

Gli autori chiariscono che la tecnologia di ‘ri-identificazione’ non espone i nomi personali, ma può confermare che una persona è stata avvistata in diverse località. Il sistema permette di tracciare gli individui tra le aree Wi-Fi attraverso i loro unici schemi di segnale, senza portare un dispositivo.

“I risultati incoraggianti ottenuti confermano la validità dei segnali Wi-Fi come modalità biometrica robusta e rispettosa della privacy e posizionano questo studio come un passo significativo avanti nello sviluppo di sistemi di Re-ID basati su segnali,” dicono le autrici a The Register.

Questa nuova tecnologia probabilmente solleverà nuove preoccupazioni etiche riguardanti la privacy e la sorveglianza.

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