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Gli Scienziati Addestrano L’IA a Pensare Come un Umano Utilizzando Studi di Psicologia
Il nuovo sistema di intelligenza artificiale, Centaur, dimostra un pensiero simile a quello umano in diversi esperimenti, producendo nuove scoperte ma suscitando anche dibattiti su cosa significhi veramente comprendere.
Sei di fretta? Ecco i fatti essenziali:
- Ha appreso da 160 studi e 10 milioni di risposte.
- Centaur generalizza le strategie come gli esseri umani in nuove situazioni.
- Alcuni esperti affermano che supera i modelli cognitivi classici.
Un team internazionale di scienziati ha sviluppato un nuovo sistema di intelligenza artificiale chiamato Centauro, che si comporta come un essere umano nei test psicologici.
Nel loro studio, il team di sviluppo ha utilizzato il modello LLaMA open source di Meta per creare Centaur, che ha elaborato i risultati di 160 studi che coinvolgevano più di 60.000 volontari. L’obiettivo? I ricercatori volevano determinare se i sistemi di intelligenza artificiale potessero duplicare vari tipi di processi di pensiero.
“In definitiva, vogliamo capire la mente umana nel suo complesso e vedere come queste cose sono tutte collegate,” ha detto Marcel Binz, autore principale dello studio, in un’intervista con The New York Times.
L’IA moderna, come ChatGPT, può produrre risposte che sembrano umane, ma il sistema commette ancora errori di base. Un bot per gli scacchi non può guidare un’auto, e un chatbot potrebbe permettere alle pedine di muoversi lateralmente. L’intelligenza generale, che funziona in modo simile ai processi mentali umani, continua ad essere irraggiungibile. L’approccio di ricerca del Centaur fa avanzare il campo avvicinando gli scienziati al loro obiettivo.
L’IA è stata addestrata a copiare le scelte umane in compiti come guidare una navicella spaziale verso un tesoro o apprendere pattern nei giochi. “In sostanza, l’abbiamo insegnato a imitare le scelte fatte dai partecipanti umani”, ha spiegato Binz a The Times.
Il Centauro non solo ha imparato come un essere umano, ma ha anche generalizzato come tale. Quando il compito della navicella spaziale è stato sostituito con una versione su tappeto volante, il Centauro ha riutilizzato la stessa strategia di successo, proprio come hanno fatto le persone.
Gli esperti sono rimasti impressionati. “Questo è davvero il primo modello che può svolgere tutti questi tipi di compiti in un modo che è proprio come un soggetto umano”, ha detto Russ Poldrack di Stanford.
Tuttavia, alcuni critici sostengono che imitare un comportamento non è la stessa cosa di comprendere la mente. “L’obiettivo non è la previsione. L’obiettivo è la comprensione,” ha detto Gary Lupyan dell’Università dell’Indiana, nell’intervista con il Times.
Anche Binz è d’accordo. “Centaur non lo fa ancora veramente,” ha detto. Ma con cinque volte più dati in arrivo, il team spera che Centaur si sviluppi in qualcosa di ancora più potente, e possa addirittura aiutare a svelare i misteri della mente umana.